mercoledì 1 luglio 2015

Un giorno a Santiago

"Sei tu che spingi avanti il cuore ed il lavoro duro, di essere uomo e non sapere cosa sarà il futuro" C. Baglioni


L'urna con i resti dell'apostolo Giacomo, (Santiago in Castellano)

E' uno dei massimi santuari della religione Cristiana di rito Cattolico al mondo, la Cattedrale di Santiago de Compostela conserva nella sua cripta i resti di Giacomo il Maggiore, uno dei 12 apostoli di Cristo. Il rito tipico di ogni pellegrino è abbracciare la statua da dietro mentre si passa dietro l'altare maggiore da dove si affaccia imponente nella navata centrale.

Statua di Santiago vista da dietro

Il giorno di arrivo passa velocemente visitando la cattedrale e salutando man mano che arrivavano tutti i compagni di cammino. La sera si cena insieme in uno dei ristoranti del posto, tapas e birra con un bel gruppetto finalmente riformatosi dopo parecchi giorni. Ci stiamo io, Eros, Antonio, Giulia e alcune pellegrine milanesi incontrate parecchie volte lungo la via. 
All'indomani mi alzo con molta calma e dopo una nuova visita di rito alla cattedrale esco per cercare il mercato di Santiago dove ogni giorno servono il tradizionale Pulpo alla Gallega, polipo fresco cotto nel suo brodo, tagliato al momento e condito con paprica, sale, pepe e olio. Un piatto tipico servito al modo di street food. Lungo le viuzze del centro noto i vari esercizi commerciali impegnati a trarre il maggior profitto da questa enorme invasione di pellegrini. Molti sono in coda all'ufficio informazione per tutti i dettagli che servono per il cammino che porta fino all'oceano atlantico, solo a 90 km da Santiago. Cammino fattibile in 3 giorni, con tranquillità. Decido anche io di prendere tutto il necessario per questi tre giorni e domani partire per Finisterre. Eros decide di andare in montain bike, affittandola in loco, facendo gli ultimi 90 km in maniera alternativa. Antonio andrà a Finisterre in bus insieme a Giulia, in quanto stanco e con molti dolori fisici. L'appuntamento è tra 3 giorni alla spiaggia di Finisterre per il tramonto. Mi fermo a comprare qualche suovenir. Davanti alla cattedrale noto sempre fin da ieri un carretto con molti suovenirs del Cammino. Sembra abbia il monopolio anche perchè da due giorni non vedo nessun altro. Incontro di nuovo Bianca la ragazza olandese con il piccolo problema all'anca, è arrivata anche lei con le sue gambe ed ora andrà a Finisterre in bus. La sera la mia ragazza mi telefona insieme ai miei amici dall'Irlanda mentre è a cena mangiando parmigiana. La nostalgia doppiamente mi assale mentre giro nei vicoli di Santiago, mi rendo conto che l'avventura sta per finire e che tra poco comunque riavrò la mia solita vita, con la parmigiana, i miei amici, la mia ragazza soprattutto e la mia casa. Ma doppiamente vuol dire che anche tutto questo sta per terminare. Anche se come dopo un concerto di musica classica, l'applauso sta ancora durando e i musicisti stanno preparando un'altro pezzo, così per me è la giornata di domani con i 3 giorni che mi separano da Finisterre. Guardo il cielo stellatissimo da dietro la cattedrale, mi fermo ancora un'attimo a pensare dove mi trovo e cosa ho fatto, ricordandomi da dove son partito, osservando sulle mappe l'intero percorso, che sembra ormai concluso, come una piccola passeggiata primaverile, ma consapevole che l'aver fatto tutta quella strada è come  aver lasciato dietro le spalle emozioni, ricordi, dolori, incontri, conoscenze e città vissute come un lampo. Le finestre sono ormai chiuse come gli occhi di chi dorme aspettando domani, e decido anche io di ritornare sulla terra e andare a riposare per il cammino di Finisterrre.  

Piazza davanti la cattedrale di Santiago


Nessun commento:

Posta un commento