martedì 30 giugno 2015

Santiago de Compostela, 810 km, 31 giorni!

"Per questo devo tornare, a tanti luoghi futuri, per incontrarmi con me stesso, ed esaminarmi senza sosta, senz'altro testimone che la luna, e poi fischiare di gioia calpestando pietre e zolle, senz'altro compito che esistere, senz'altra famiglia che la strada." Pablo Neruda


Monte do Gozo, Monumento dei Pellegrini

Statue dei Pellegrini che indicano la Cattedrale di Santiago

Questo è il primo posto da dove poter vedere le 3 guglie della cattedrale di Santiago per la prima volta, il Monte do Gozo, a 5 km dalla cattedrale. Chiunque abbia visto il film sul cammino di Santiago con Martin Sheen come attore protagonista e con la regia di Emilio Estevez, ricorda sicuramente la scena di arrivo a Santiago, proprio da qui. Ma il percorso tradizionale passa a 300 metri di distanza dalle statue, ed oggi, giorno di arrivo a Santiago non sono riuscito a vederle, sia per la fitta nebbia, e sia per non esser riuscito a capire dove realmente fossero. Infatti le foto sono di qualche giorno dopo, esattamente il giorno in cui sono tornato da Finisterre.
E' martedì 30 giugno del 2015, esattamente le 7 del mattino e si cammina con il gruppo della sera precedente verso Santiago. Una fitta nebbia ci accompagna fino al Monte Gozo dove ci fermiamo per un caffè proprio di fronte alla statua commemorativa di Giovanni Paolo II, venuto a fare un pezzo del cammino di Santiago nel 1989. La statua oltre a commemorare Giovanni Paolo II, ricorda anche il pellegrinaggio fatto da San Francesco da Assisi nel 1200 circa, partito a piedi da Roma.

Statua dedicata a Giovanni Paolo II

Tanti sono i volti felici, strani, incuriositi ed euforici, tutti a guardarsi come a cercare una risposta alle loro mille domande, tra di loro ci sono anche io, che cerco risposte, ma non ho l'urgenza di averle. Molti di quei volti li ho incontrati parecchie volte, alcuni sono nuovi, altri addirittura compagni di cammino dalla Francia. I fisici zoppicano, si trascinano, sono stanchi. Le facce il contrario. Forse alcune dispiaciute, perchè è quasi finita quell'avventura dall'aspetto misterioso. Quasi, perchè altri 90 km ci separano dall'oceano atlantico. Dopo il caffè inizia la discesa verso la cattedrale, attraversando la città dalla parte nuova fino al centro storico. 

L'entrata in città

Camminando verso la cattedrale noto tantissimi rifugi e albergues per Pellegrini, la strada è segnalata con le classiche conchiglie sulla pavimentazione fatta apposta per i pellegrini, la gente con zaino e bastoni da trekking supera di gran lunga i pedoni del posto che ormai sembrano abituati a quella processione. Lentamente la nebbia va via, lasciando spazio al sole tipico di Giugno. La maestosa piazza di fronte alla Cattedrale è strapiena di pellegrini, e mentre guardo la cattedrale mi rendo conto di come alla mia sinistra arriva sempre più gente, con sguardo quasi assente e un sorriso naturale, lo stesso che si ha nel momento in cui si scopre per la prima volta un evento mai visto, con la coscienza di non sapere esattamente cos'è, vivendo ogni istante con la stessa tranquillità che si ha quando si fugge dai consigli sensati.

La cattedrale di Santiago, purtroppo con dei lavori in corso

Dietro le impalcature si trova il portico della gloria, una maestosa opera di rara bellezza e ricchezza architettonica, costituito da tre aperture così suddivise da sinistra a destra: il limbo, il purgatorio e il paradiso. Ogni pellegrino, sin dal medioevo, effettuava l'ingresso nella cattedrale attraverso il lato sinistro per poi poter uscire dopo essersi purificato, dal lato destro.
A causa dei lavori in corso, la tipica entrata alla cattedrale attraverso il portico della Gloria non avviene, e quindi ci limitiamo ad entrare attraverso l'entrata laterale per poter assistere al classico rito del Botafumeiro. Un grandissimo incensiere proprio al centro dell'altare maggiore, viene sollevato da 5 o 6 persone attraverso una grande corda in modo da farlo andare avanti e indietro nelle navate laterali. https://www.youtube.com/watch?v=dRzb74CT3Ck
Sembrerebbe una sorta di benedizione ai pellegrini arrivati fino a qui da tutte le parti del mondo, ma è una tipica usanza nata nel medioevo. Infatti si dice che, nell'epoca medievale i pellegrini arrivati in cammino fino a Santiago emanavano un forte e cattivo odore, avendo percorso l'intero cammino con soltanto degli stracci addosso ed essendosi lavati solo ogni volta che incontravano i fiumi o i laghi. I comfort di oggi non c'erano, non esisteva l'acqua corrente, i detergenti e soprattutto non esisteva avere vestiti di ricambio. Immaginate migliaia di pellegrini tutti dentro una cattedrale così, quali odori sgradevoli potessero emanare. L'allora vescovo di Santiago decise di installare questo enorme incensiere in modo da poter purificare l'aria dentro la cattedrale. Dentro la chiesa ci sono volti felici, euforici, alcuni stupiti, altri a ringraziare un'ipotetica divinità per questa bellissima avventura, tutti curiosi di cosa potesse ancora riservare l'arrivo in questa maestosa Cattedrale. Io mi sento un pò tutto, la curiosità comunque prende il sopravvento, e cerco di capire ancora di più su questo posto. Una messa a celebrare l'arrivo dei pellegrini di oggi è prevista per le 12 con subito dopo il rito del Botafumeiro.  

Certificato detto Compostela

Facciata Gotica della Cattedrale di Santiago, in restauro.

Dopo aver salutato, ringraziato, abbracciato tutti i compagni di avventura, vado a trovare una stanza in un hotel proprio accanto alla cattedrale, ed insieme a me viene anche Eros,  prendiamo una doppia. Lascio le valigie nella reception e vado all'ufficio del pellegrino per ritirare l'attestato. Una fila quasi interminabile ma che scorre molto veloce per fortuna, infatti dopo mezz'ora sono pronto e insieme ad Eros vado di nuovo nella cattedrale per i classici riti che ogni giorno danno il benvenuto ai pellegrini. La cattedrale è piena di gente, quasi tutti in abbigliamento da trekking, ascoltando le parole di benvenuto di un sacerdote Spagnolo che saluta in tutte le lingue ufficiali dell'europa occidentale.

Interno della Cattedrale di Santiago

Riesco finalmente a darmi una ripulita a barba e capelli, cosa che non avviene da più di un mese. Avevo promesso a me stesso che avrei trovato un barbiere non appena arrivato a Santiago. La giornata passa veloce, molti dei compagni di cammino all'indomani partiranno per Finisterre, io decido di aspettare un altro giorno a Santiago, godendomi un meritato riposo e la città, il centro storico e le facce dei nuovi pellegrini che arrivano davanti alla cattedrale. 

I wish I was a fisherman tumblin' on the seas
















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